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La zona geografica vocata alla produzione del Vino DOC Montepulciano d’Abruzzo Sottozona Terre dei Vestini è compresa tra la fascia collinare litoranea e quella della collina interna della provincia di Pescara delimitata ad est dal mare adriatico ed a nord-ovest dal massiccio del Gran Sasso. Queste colline danno luogo ad un paesaggio ondulato, con ampi dossi quasi pianeggianti e versanti poco acclivi e rotondeggianti.

224 chilometri delineano il tracciato del Tratturo Magno, che da L’Aquila arriva a Foggia, il più grande e importante dei cinque regi tratturi, le antiche strade della transumanza, con larghezza dei 60 passi napoletani (111 metri circa).

Il tratturo magno ha origine dalla basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila; la tradizionale partenza della transumanza dal sagrato della basilica, storicamente accertata sin dalla fine del XIII secolo, fu poi codificata dai regolamenti alfonsini del XV secolo.

Lungo il percorso ancora oggi si osservano numerose chiese campestri o chiese tratturali per il riparo e il conforto dei pastori; ad esempio la chiesa di San Paolo di Peltuinum e la chiesa di Santa Maria dei Cintorelli, da dove si separa il Tratturo Centurelle-Montesecco.

Dal capoluogo abruzzese, l’itinerario storico segue poi il corso dell’Aterno attraversando le frazioni di fondovalle di Sant’Elia, Bazzano, Onna e San Gregorio; una variante al percorso, passante per la chiesa di Santa Maria del Soccorso, attraversa invece i centri di Tempera e Paganica per ricongiungersi poi al tragitto principale. Superato Poggio Picenze il percorso si discosta dall’Aterno per risalire verso Prata d’Ansidonia, costeggiando i resti dell’antica città di Peltuinum, giungendo quindi sull’altopiano di Navelli.

Si attraversa la piana sino alla chiesa di Santa Maria dei Cintorelli presso Caporciano. Da questo punto si distacca un secondo tratturo regio, il tratturo Centurelle-Montesecco che si sviluppa quasi parallelamente al tratturo L’Aquila-Foggia. La prima parte del percorso fino a Cintorelli ricalca la strada d’età romana denominata via Claudia Nova e sostituita, in età contemporanea, dalla strada statale 17 dell’Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico.

Da Cintorelli, il tratturo entra quindi nei territori dell’antica baronia di Carapelle, risalendo le propaggini sud-orientali del Gran Sasso d’Italia ed entrando nella valle del Tirino nei pressi della città vestina di Aufinum, tra Ofena e Capestrano. Dopo aver costeggiato il lago di Capodacqua, si attraversa il valico di Forca di Penne e, passati i borghi di Brittoli e Corvara si entra in val Pescara dove si attraversa il comune di Rosciano.

Quindi si dirige verso Lanciano per raggiungere la costa adriatica in prossimità della foce del fiume Osento. Si interna di nuovo nella pianura di Vasto per costeggiare di nuovo la costa alla foce del fiume Trigno entra nel Molise. Da qui iniziava a raccogliere le greggi del Molise, costeggiando la ferrovia Foggia-San Severo per poi raggiungere Foggia, città sede della Dogana delle pecore, con lo stesso punto di arrivo del Tratturo Celano-Foggia presso la Chiesa delle Croci ed il monumento dell’Epitaffio.